AGENZIA DELLE ENTRATE E RISCOSSIONE: come controllare la posizione debitoria
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L’Agenzia dell’Entrate e Riscossione, ente pubblico economico italiano per la riscossione, ha messo a disposizione dei contribuenti un’area riservata dove poter gestire la propria situazione debitoria.
Quali sono i servizi online messi a disposizione dei contribuenti?
I servizi, che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione mette a disposizione dei contribuenti sul sito https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/ , sono diversi e distinti per tipologia di utente.
Nella fattispecie:
- i cittadini privati e imprese possono : controllare la propria posizione debitoria, effettuare pagamenti, attivare una rateazione e richiedere una sospensione;
- gli intermediari abilitati e le associazioni possono: controllare la posizione debitoria degli assisti, gestirne le istanze di definizione agevolata, chiederne la sospensione legale o la rateazione.
Come accedere all’area riservata per i cittadini e le imprese?
Ogni cittadino o impresa che voglia verificare la propria posizione debitoria, o essere certo che i pagamenti di eventuali cartelle siano state acquisite dal sistema, oppure chiedere una rateazione, non deve fare altro che accedere all’area riservata dedicata ai cittadini/imprese utilizzando le proprie Credenziali di Accesso fornite dall’agenzia delle entrate, oppure tramite il codice SPID o SmartCard , o nel caso si tratti di una verifica della posizione debitoria verso l’Inps, con il proprio codice fiscale e Pin in dotazione.
Come controllare lo stato delle cartelle di pagamento ?
Entrati nella nostra area riservata , dal menu di sinistra possiamo scegliere di compiere una serie di operazioni, tra cui la consultazione della nostra situazione debitoria a partire dall’anno 2000, inserendo i dati della partita iva , la provincia di riferimento e la tipologia di documenti da ricercare ( da saldare o saldati ) . Il sistema ci mostrerà così i dati relativi al numero delle cartelle di pagamento a nostro carico, il riferimento dell’Ente Creditore, la data di notifica della prima notifica della cartella, l’importo inizialmente richiesto dall’ente creditore tramite avviso bonario, e l’attuale importo da pagare, maggiorato di eventuali interessi, lo stato del documento ( se in sospensione, soggetta a sgravio, o rateizzata ), ed eventuali dettagli per documenti allegati o altro.
Approfonfimenti:
Definizione agevolata delle cartelle: scadenze 1 ottobre 2018
Fattura Elettronica: come funziona il servizio dell’Agenzia delle Entrate