SCADENZE 16 MARZO : PAGAMENTI SLITTATI PER PROFESSIONISTI IMPRESE E AUTONOMI

Arriva dal MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato stampa del 13 marzo 2020 lo slittamento ufficiale delle scadenze fiscali previste per il 16 marzo .

Il MEF nel comunicato stampa n.50  dichiara:

I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto
legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell’epidemia di Covid-19.
Il decreto legge introdurrà anche ulteriori
sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite IVA colpite
dagli effetti dell’emergenza sanitaria.

Reso così ufficiale lo slittamento delle scadenze fiscali previste al 16 marzo, il prossimo Decreto Legge in discussione in queste ore, disciplinerà le nuove scadenze per le imprese ed i professionisti.

E’ allo studio in queste ore anche l’ampliamento del Fondo di Garanzia per fronteggiare la necessità di liquidità da parte delle piccole e medie imprese, causata dall’emergenza coronavirus.

Il fondo, istituito con la Legge   n. 662/96 e reso operativo nell’anno 2000, che ha lo scopo di intervenire in favore delle piccole imprese e dei professionisti, per difficoltà finanziarie ed impossibilitati ad accedere a finanziamenti bancari, potrebbe essere così modificato in alcune sue parti, per modificare le modalità di accesso al fondo, attualmente aperto a : micro piccole e medie imprese, ed ai professionisti in regolarmente iscritte al registro imprese e/o ordine professionale e/o associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico, ritenute sane da un punto di vista economico finanziario.

#coronavirus il @MEF_GOV comunica lo slittamento delle scadenze del 16 marzo Condividi il Tweet

Cosa è previsto nella bozza del nuovo Decreto per il Fondo di Garanzia?

In deroga alle attuali disposizioni del Fondo all’art. 2, comma 100, lett. a) e per 9 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Decreto ora in approvazione, si applicheranno le seguenti misure:

  • la garanzia viene concessa a titolo gratuito,
  • l’importo massimo garantito previsto per singola impresa è elevato, secondo quanto concesso anche dalla disciplina UE a cinque milioni di euro,
  • sono ammissibili finanziamenti a fronte di operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, a condizione che il nuovo finanziamento preveda l’erogazione allo stesso soggetto di un credito aggiuntivo in misura pari ad almeno al 10% dell’importo del debito residuo del finanziamento oggetto di rinegoziazione;
  • per le operazioni per le quali banche o gli intermediari finanziari hanno accordato, anche di propria iniziativa, la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento, o della sola quota capitale, in connessione degli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19 Virus, su operazioni ammesse alla garanzia del Fondo, la durata della garanzia del Fondo viene estesa,
  • per operazioni di investimento immobiliare nei settori turistico – alberghiero e delle attività immobiliari, con durata minima di 10 anni e di importo superiore a € 500.000, la garanzia del Fondo può essere cumulata con altre forme di garanzia acquisite sui finanziamenti;
  • per le garanzie su specifici portafogli di finanziamenti dedicati a imprese danneggiate dall’emergenza Covid-19, o appartenenti, per almeno il 60 per cento, a specifici settori/filiere colpiti dall’epidemia, la quota della tranche junior coperta dal Fondo può essere elevata del 50 per cento, ulteriormente incrementabile del 20 per cento in caso di intervento di ulteriori garanti;
  • sono prorogati per tre mesi tutti i termini riferiti agli adempimenti amministrativi relativi alle operazioni assistite dalla garanzia del Fondo.

se vuoi essere aggiornato su argomenti di questo tipo, iscriviti alla newsletter di fatturadigitale.com

  • iscriviti alla newsletter

    ricevi tutti gli aggiornamenti sul tuo indirizzo email
    Loading
  •  

    scadenze fiscali 16 marzo 2020 slittate dal ministero delle finanze