PHISHING RIMBORSI FISCALI : email truffa dall’Agenzia delle Entrate
Nuovi tentativi di phishing, questa volta sono ” Rimborsi Fiscali” in nome dell’Agenzia dell’Entrate , è una truffa.
Da qualche giorno diversi utenti hanno ricevuto nella propria casella di posta una email che apparentemente sembrava essere stata mandata dall’Agenzia delle Entrate , con oggetto la dicitura di “rimborsi fiscali”, ma in realtà recapitava un virus.
Come è fatte la falsa email dei “rimborsi fiscali”?
Diverse le segnalazioni sulle false mail, apparentemente provenienti dall’assistenza catastale e ipotecaria dell’Agenzia (assistenzaweb@agenziaentrate.it), ma in realtà inviate da un indirizzo contraffatto e non riconducibile all’Agenzia delle Entrate.
Nel testo del messaggio di posta elettronica, che contiene il logo dell’Agenzia, si comunica il riconoscimento di un rimborso, per il quale è necessario scaricare un modulo allegato all’e-mail.
In realtà, le mail in questione non provengono da un indirizzo direttamente collegato all’Agenzia ma nascondono un evidente tentativo di truffa.
Cosa fare se riceviamo l’email truffa dei “rimborsi fiscali “?
Non essendo una email reale dell’Agenzia delle Entrate, si raccomanda a coloro che hanno ricevuto tali mail di eliminare immediatamente questi messaggi e di non cliccare sui collegamenti presenti in quanto contengono dei pericolosi virus informatici.
Ma come difendersi dal Phishing?
Il phishing altro non è che una truffa effettuata su internet prettamente attraverso messaggi di posta elettronica, allo scopo di ingannare gli utenti convincendoli a fornire i propri dati personali, finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile.
Di solito le email di phishing provengono da Banche, dalle Poste Italiane, Enti , grandi aziende di servizi , o come in questo caso dall’Agenzia delle Entrate.
Fate attenzione quindi a tutte quelle email che:
- provengono da Banche, (soprattutto se non avete un conto aperto presso quello specifico Istituto di Credito ), Poste Italiane, Enel, Inps, Agenzia delle Entrate, perchè normalmente queste aziende o enti non mandano email, ma comunicano attraverso canali tradizionali ( es. raccomandate) , o posta certificata;
- hanno un oggetto che richiama ad un conto postale o bancario, ad una transazione economica o un rimborso da ritirare;
- hanno sempre un tono allarmistico per generare paura negli utenti ed indurli a compiere azioni che con il senno di poi avrebbero certamente evitato ( es. “il tuo conto postepay sta per essere chiuso”, “verifica subito il tuo conto online” ” bonifico bancario bloccato” …) ;
- sono scritte con un italiano poco fluido e con errori grammaticali, perchè normalmente create con un software automatico o da cybercriminali esteri;
- il più delle volte ci invitano a cliccare dei link o a scaricare degli allegati.
Una volta individuate questo genere di email, cancellate senza cliccare da nessun’altra parte!
Ma se malauguratamente avete aperto il messaggio e cliccato su un link o un allegato ed il pasticcio è avvenuto,e hai fornito le tue credenziali bancarie o postali, chiama subito la tua banca o la succursale dove hai il conto postale e la polizia postale e informali subito dell’accaduto.