PERMESSO PER MALATTIA : COME COMUNICARLO AL DATORE DI LAVORO

Cosa succede quando un lavoratore si ammala? Cosa deve fare per comunicarlo al proprio datore di lavoro?

Forse non di frequente nella bella stagione, ma di certo capita di ammalarsi e per vedersi riconosciuta l’indennità di malattia, il lavoratore dove comunicarlo al proprio datore di lavoro seguendo la giusta procedura.
A tal proposito l’Inps ( Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) ha pubblicato una mini guida sia per soggetti privati che pubblici, indicando loro i passi da seguire quando, per malattia, sono impossibilitati a recarsi a lavoro.

Cosa deve fare un lavoratore quando si ammala?

Primo step,  è quello di avvertire il proprio medico di famiglia sul nostro stato di salute, affinchè possa redigere ed inoltrare il certificato in via telematica all’Inps.
Ricordiamo che, al Datore di Lavoro viene reso disponibile l’Attestato, dove sono indicati solo la prognosi, ossia il giorno di inizio e di fine presunta della malattia; mentre all’Inps viene trasmesso il Certificato che indica la prognosi e la diagnosi, ossia la causa della malattia.

Entrambi i documenti sono accettati in versione cartacea solo quando non sia tecnicamente possibile la trasmissione telematica.

Secondo step, è quello di prendere nota del numero di protocollo del certificato emesso e controllare l’esattezza dei dati anagrafici e dell’indirizzo di reperibilità per la visita medica. Tali informazioni saranno comunque consultabili dal sito dell’istituto previdenziale accedendo con le proprie credenziali (codice fiscale e PIN o SPID ) .

Perchè è importante la reperibilità fiscale?

Durante il periodo di malattia, il lavoratore continua a percepire uno stipendio, o meglio percepisce una parte di stipendio, definita indennità sostitutiva che per la maggior parte del periodo viene corrisposta dall’Inps.
L’importo dell’ indennità, anticipata dal datore di lavoro in busta paga e poi rimborsata dall’Inps, varia dal 50% al 66,66% dello stipendio normalmente percepito, ma può subire delle riduzioni o addirittura essere annullata, in caso di assenza alle visite fiscali .

Durante il periodo di malattia, il datore di lavoro o lo stesso Inps , possono disporre delle visite mediche di controllo, da svolgersi in determinate fasce orarie, dette fasce di reperibilità, che per il settore privato sono comprese tra le 10 e le 12 di mattina e tra le 17 e le 19 del pomeriggio, mentre  per il settore pubblico  pubblico tra le 9 e le 13 del mattino e tra le 15 e le 18 del pomeriggio.

Qualora il lavoratore risultasse assente alla visita domiciliare, dovrà poi recarsi, in una data specifica, presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS di competenza e presentare una giustificazione valida per l’assenza per non incorrere in eventuali azioni disciplinari da parte del datore di lavoro.

Certificazione_malattia_visite_mediche_controllo_lavoratori_privati_pubblici-1.pdf

permesso malattia come comunicarlo al datore di lavoro