FATTURA ELETTRONICA: CONSUMATORI FINALI, FIRMA, ENASARCO

Risposte alle nuove domande inoltrate dagli utenti la scorsa settimana all’email faq@fatturadigitale.com .

  1. indice contenuti

    La fattura elettronica emessa a privati (B2B) deve essere obbligatoriamente firmata?

  2. Perchè la fattura che ho emesso ad un cliente (consumatore finale) mi compare come “non consegnata”?

  3. Come faccio ad indicare il contributo Enasarco nella FE?

  4. Si può controllare la correttezza della fattura emessa prima di inviarla al SdI ?

La fattura elettronica emessa a privati (B2B) deve essere obbligatoriamente firmata?

No. L’obbligo della firma elettronica sulle fatture emesse è previsto solo per quelle verso la Pubblica Amministrazione.

Perchè la fattura che ho emesso ad un cliente (consumatore finale) mi compare come “non consegnata”?

Il consumatore finale che richiede fattura a seguito di un acquisto di un bene o di una prestazione di servizi, ha diritto a riceverla in formato cartaceo o in formato PDF a mezzo email, in quanto per lui tale formato ha ancora valore fiscale.
Il cedente/prestatore ha però l’obbligo di inviare la stessa fattura in formato elettronico al Sistema di Interscambio, che al momento però non potrà consegnarla al consumatore finale, ma sarà depositata nel cassetto fiscale del consumatore finale, accessibile dal prossimo luglio 2019 grazie al servizio che metterà a disposizione l’Agenzia delle Entrate.

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Come faccio ad indicare il contributo Enasarco nella FE?

Se si utilizza il servizio gratuito dell’AdE , la stessa agenzia spiega che attualmente, per poter rappresentare nella fattura elettronica il contributo ENASARCO è possibile utilizzare il blocco “AltriDatiGestionali” con il seguente dettaglio:

  • 2.2.1.16.1 <TipoDato> = CASSA-PREV
  • 2.2.1.16.2 <RiferimentoTesto> ENASARCO (o eventuale altra cassa analoga) e il relativo codice TC07 presente nelle specifiche tecniche al provvedimento del 30.04.18
  • 2.2.1.16.3 <RiferimentoNumero> importo del contributo
  • 2.2.1.16.4 <RiferimentoData> il dato può non essere valorizzato.

Diversamente se si utilizza un sistema gestionale acquistato dalle diverse software house presenti sul mercato, sarà gestito con una voce specifica ( Cassa Previdenziale, Enasarco, … ) e calcolato automaticamente durante l’emissione del documento fiscale.

come fare una fattura con l’Enasarco

Si può controllare la correttezza della fattura emessa prima di inviarla al SdI ?

Certo. Intanto se si utilizza il servizio dell’Agenzia delle Entrate , entrando nella sezione di Fatture e Corrispettivi, Fattura Elettronica e Conservazione, nella parte destra dello schermo c’è una voce di menu che si chiama Controlla Fattura.
Cliccando sul tasto Scegli File, potremo inserire il file XML che vogliamo controllare ed attendere il responso del sistema.
Se il file è stato redatto correttamente , il sistema ci darà il messaggio “Il file è stato controllato con successo” indicando l’ID del file , la data e l’ora dell’operazione.
Nel caso invece il file non avesse superato il controllo, il sistema ci avviserà del mancato successo riportando anche i codici di errori e le indicazioni per correggere il file.
Se stiamo invece utilizzando un software gestionale fornito da aziende private, certamente esisterà un sistema di controllo preventivo per controllare la correttezza del file prima del suo invio al SdI.

faq@fatturadigitale.com come controllare un xml prima di inviarlo a SdI


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