DIPENDENTE E TITOLARE DI PARTITA IVA: si puo’ ?

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Quando un lavoratore dipendente può essere anche titolare di partita iva? E’ possibile esercitare contemporaneamente la libera professione mentre si è alle dipendenze di qualcuno?

In linea di massima la legge non vieta ad un soggetto dipendente presso una struttura privata, di svolgere per proprio conto un’attività con partita iva, ma è pur vero che è necessario fare attenzione a che l’attività che svolgiamo con partita iva non sia in diretta concorrenza con quella di cui noi siamo dipendenti.

Per quanto riguarda il tempo che dedichiamo all’attività autonoma, non ci sono particolari vincoli da osservare in termini di ore lavorative, perchè le ore di lavoro autonomo sono a discrezione del soggetto interessato e non si sommano a quello subordinato , ma nel caso di dipendenti pubblici, sarà necessario fare attenzione a non compromettere l’efficienza del servizio pubblico reso, a causa del troppo tempo dedicato all’attività autonoma a discapito dell’altra.

Quando un dipendente pubblico può lavorare con partita iva?

I dipendenti statali o degli enti locali non hanno, nella generalità dei casi, la possibilità di aprire la partita Iva, nel rispetto del principio di esclusività del rapporto pubblico, ma per alcuni soggetti questo limite viene meno, ad esempio nei casi di:

  1. docenti della scuola (previa autorizzazione del direttore didattico o del dirigente scolastico, che deve verificare la compatibilità della seconda attività con l’orario di insegnamento e di servizio);
  2. docenti universitari a tempo determinato;
  3. personale sanitario, sia in regime intramoenia (cioè all’ interno della struttura sanitaria pubblica) o extramoenia;
  4. i dipendenti pubblici con rapporto di lavoro part-time non superiore al 50%, anche a tempo indeterminato.

Queste categorie di dipendenti pubblici, possono aprire partita Iva, ma sempre a condizione che l’attività in proprio non sia incompatibile o non determini un conflitto di interessi rispetto all’ impiego pubblico.

Quando un dipendente del settore privato può lavorare con partita iva?

In linea di massima per un lavoratore dipendente del settore privato, non ci sono limiti o vincoli per aprire una partita iva ed esercitare la libera professione, certo è che se non si vuol essere licenziati per giusta causa, l’attività che svolgerà autonomamente non dovrà essere in netta concorrenza con quella subordinata.

Quanti contributi previdenziali un lavoratore subordinato con partita iva deve versare?

Se l’attività autonoma non prevale l’attività subordinata, non è necessaria l’iscrizione alla gestione dei lavoratori autonomi dell’Inps (artigiani e commercianti, coltivatori diretti), e quindi nessun doppio versamento di contributi.
Caso contrario se, invece, il lavoratore, oltre ad avere un rapporto subordinato, svolge una professione regolamentata per la quale è obbligatoria l’iscrizione a un albo o a un ordine, può essere obbligatoria anche l’iscrizione alla cassa previdenziale di categoria, se previsto nell’ ordinamento della cassa stessa.
In questi casi, in pratica, il dipendente deve versare doppi contributi, all’ Inps e alla cassa professionale.
Qualora la professione svolta contemporaneamente al lavoro subordinato non sia regolamentata, è obbligatoria l’iscrizione alla gestione separata che comporta il pagamento di un’aliquota del 24% sull’ imponibile derivante dall’ attività professionale.

 

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